Giovedì
25
Luglio
Arena
della Mole Vanvitelliana (ore 21,30)
"Voci
per la pace" concerto
di
Noa
(Israele)
Nabil
Salameh (Palestina)
Radiodervish
(Italia-Palestina)
NOA
GIL
DOR – guitars
ZOHAR
FRESCO – percussions
ADI
RENNERT - keyboards
HAGAR
BEN-ARI - bass
JEAN-PAUL
ZIMBRIS - drums
RADIODERVISH
NABIL
SALAMEH
-
voce
MICHELE LOBACCARO - chitarra
ADOLFO LA VOLPE - chitarra,bouzuki,oud
ALESSANDRO PIPINO - tastiere
ALESSANDRA BUCCARELLA - violoncello
DANIELE ABBINANTE - batteria
PINO BASILE - percussioni
Pur
in un dolentissimo momento storico rimane la speranza di un incontro e la
convinzione che questo racchiuda potenzialità umane ed artistiche di
straordinaria forza: da questo desiderio e da questa volontà
nasce l'idea di un grande concerto: "Voci per la pace".
Le voci sono quelle struggenti di Noa e di Nabil Salameh.
Lei è l'artista
israeliana più conosciuta nel mondo, è la colonna sonora de "La
Vita è Bella", è l'impegno pacifista legato alla musica.
La cantante di origine yemenita, che ha cantato l'Ave Maria per il Papa e
viene invitata anche ai festival palestinesi stavolta si esibisce ad
Ancona e lo fa per il Festival Musica
Klezmer accanto a un grande gruppo di world music, i RadioDervish,
letteralmente in lingua persiana, "i visitatori di porte", un
nome che ha in sè una promessa. Infatti Noa, Michele Lobaccaro e Nabil
Salameh nell'evento pensato per il Festival anconetano varcheranno i limiti
di culture divise, esplorando
confini alla ricerca di valichi e aperture. Percorreranno e
intersecheranno sentieri musicali, mescolando segni, simboli e mitologie.
Tradizioni diverse saranno
rifuse (eppure
distinte, eppure riconoscibili) in un'unica onda sonora che
racconterà di popoli, lacerazioni, radici, cammini e dell' unico approdo
immaginabile, la convivenza pacifica, perché smetta i colori del sogno e
assuma i contorni nitidi del progetto reale.
RADIODERVISH
La
musica dei Radiodervish, dal persiano "dar" "wish"
visitatori di porte,nasce dall'incontro di Nabil Salameh, palestinese e
Michele Lobaccaro,italiano. Due vissuti, due mondi, che in realtà sono
mille, che interagiscono e non hanno paura di contaminarsi.
Nabil e Michele abitano la frontiera alla ricerca di varchi e passaggi tra
oriente e occidente; esplorano la terra di nessuno, il confine, il luogo
che unifica nel momento stesso in cui separa.
Raccontano di un mondo che esiste e che basta a sé, di percorsi interiori
intrapresi da uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi
differenti; di sentieri nascosti ma sempre vivi le cui tracce sono i
simboli e i miti di cui sono piene le proprie culture di appartenenza.
Simbolica biblica e sufi, amori terreni e nostalgie mistiche, cantati in
italiano, arabo, inglese e francese con uno spiccato senso della melodia
nserita in sonorità che affondano le radici sia nel rock che nella
tradizione araba. Michele Lobaccaro e Nabil Salameh nel Giugno 1988
fondano gli AL DARAWISH, (dei quali erano autori, oltre che,
rispettivamente, cantante e bassista). Trascinati dalla voce di Nabil, gli
Al Darawish si affermano immediatamente come uno dei più importanti della
scena della world music italiana. Molte le collaborazioni e gli incontri
di Nabil e Michele con artisti italiani ed internazionali come Alex Britti,
Claudio Baglioni, Noa, Rim Banna, Amal Morkus. Alla fine del 1999 nasce un
nuovo sodalizio, questa volta con Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. In
occasione della realizzazione del video di "Stella Cometa",
Lorenzo chiede ai Radiodervish di tradurre il brano in arabo e a Nabil di
cantarlo.
NOA
Achinoam
Nini, 28 anni, nasce in Israele e all'età di un anno si trasferisce a New
York con la famiglia. Cresciuta nel Bronx, di origine yemenita, frequenta
la "Rimon school of Jazz and Contemporary Music", dove incontra
Gil Dor, abile chitarrista fondatore della scuola. La sintonia tra i due
artisti si trasforma, nel 1991, nel primo album della cantante: "Achinoam
Nini and Gil Dor", una collection di cover jazz e pop, cantate in
ebraico con nuovi arrangiamenti. Il sodalizio con Gil Dor continua e nel
1993 il duo propone un nuovo lavoro, intitolato semplicemente: "Achinoam
Nini Gil Dor". Pat Metheny si interessa alla voce di Noa e alla sua
bravura, producendo nel 1994 il suo primo Lp da solista, con l'omonimo
titolo. Tutte
le canzoni, per la prima volta, sono in inglese. Noa raggiunge la fama
internazionale e nell'ottobre 1994 al Vaticano, davanti a 100mila persone,
tra cui il Papa e Madre Teresa di Calcutta, esegue l'Ave Maria. Nel 1996,
dopo un lungo tour mondiale, la cantante israeliana pubblica "Calling",
altro lavoro completamente in inglese. La consacrazione internazionale è
ormai avvenuta e Noa rilascerà solo nel 1998 un altro album completamente
in ebraico che non contiene brani nuovi, ma le versioni in lingua delle
sue canzoni. Nel 1998 incontra Roberto Benigni e Nicola Piovani e scrive
per loro "Life is beatiful that way", colonna sonora de "La
vita è bella". Nel marzo del 2000, Noa pubblica il suo ultimo
lavoro: "Blues touches blues".
Ingresso:
20 euro
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